Il ruolo chiave delle rinnovabili nella neutralità carbonica

Presente in tutto il mondo, Eni coniuga competenze e tecnologie nella ricerca e nello sviluppo di energie da fonti alternative per rendere le proprie attività sempre più sostenibili

Le rinnovabili sono fonti energetiche non esauribili perché naturalmente reintegrate in una scala temporale compatibile con la vita umana.

Ciò può avvenire tramite processi fisici, come l’impiego di elementi naturali quali il sole, il vento, l’acqua e il calore geotermico, oppure tramite processi chimici come nell’impiego di scarti e residui provenienti da biomasse di varia natura, rifiuti domestici, lavorazioni agricole e dell’industria alimentare.

In questo caso significa consumare sostanze organiche  rimettendo in circolo carbonio che quelle stesse sostanze hanno accumulato solo pochi anni prima, cioè senza alterare l’equilibrio naturale dell’anidride carbonica e senza aumentarne la concentrazione in atmosfera.

La sfida della decarbonizzazione colloca le energie rinnovabili al centro della strategia Eni, con l’obiettivo di abbattere sia le emissioni provenienti dalle operazioni della multinazionale, sia quelle derivanti dall’utilizzo dei prodotti da parte dei suoi clienti.

Eni punta a migliorare l’efficienza e l’impatto ambientale di tutti i prodotti e processi entro il 2050 e a contribuire allo stesso tempo al raggiungimento dell’Obiettivo n. 7 dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite: garantire l’accesso universale a fonti di energia convenienti e pulite.

Anche per questo è nata Plenitude, la Società Benefit controllata da Eni che integra la produzione di energia rinnovabile con la tradizionale vendita di luce e gas, i servizi per l’efficientamento energetico e la mobilità elettrica, attraverso la quale contiamo di raggiungere entro il 2040 l’obiettivo delle zero emissioni nette Scope 1, Scope 2, Scope 3.

Le soluzioni tecnologiche progettate da Eni nel campo delle rinnovabili e della tutela dell’ambiente trovano una loro applicazione industriale nei suoi impianti Upstream, affinché le nostre attività in tutto il mondo possano essere sempre più sostenibili.

Attualmente siamo impegnati in diversi ambiti di sviluppo: dal solare (fotovoltaico e termico) all’eolico, dalle energie marine ai biocarburanti, fino al biogas e biometano. Tale percorso è supportato da importanti investimenti in attività di Ricerca e Sviluppo e da collaborazioni con partner eccellenti del mondo accademico, del settore pubblico e del settore privato.

Tra le varie soluzioni, la produzione di biocarburanti rappresenta un ulteriore strumento per la riduzione delle emissioni nel settore dei trasporti, attraverso la valorizzazione di sottoprodotti agricoli.

Le rinnovabili di Plenitude fanno il giro del mondo

Ci impegniamo per offrire a famiglie e imprese prodotti e soluzioni sostenibili e, allo stesso tempo, competitivi. Gli oltre 10 milioni di clienti europei di Plenitude avranno accesso a una fornitura di elettricità “net zero”: i clienti B2C entro la fine del 2022, tramite garanzie di origine di provenienza europea, e tutti i clienti (B2C e B2B) entro il 2030. 

Grazie a sinergie industriali e ad accordi per l’acquisizione di grandi impianti anche all’estero, la nostra energia pulita fa il giro d’Europa, passando per Francia, Grecia, Slovenia, Spagna, Portogallo, Regno Unito e Norvegia, fino ad arrivare in USA, Kazakhstan e Australia (dove, a giugno 2022, gli impianti non sono ancora operativi).

Energia rinnovabile per tutti

L’approccio Eni integra l’impegno nelle energie rinnovabili e il business tradizionale in una strategia di sviluppo che punta a modificare il mix energetico delle sue attività, generando energia rinnovabile in prossimità degli impianti e sostituendo l’energia da fonti fossili con quella da fonti alternative.

Per esempio,Eni ha introdotto un impianto a energia solare all’interno del sito produttivo di Bir Rebaa North in Algeria, per alimentare i giacimenti del Blocco 403 con energia pulita (in costruzione anche un secondo impianto); l’azienda ha anche aperto l’impianto fotovoltaico di Adam, nel Governatorato di Tataouine in Tunisia per diminuire i consumi di gas e risparmiare l’emissione in atmosfera di oltre 6.500 tonnellate all’anno di anidride carbonica.

Sempre a Tataouine, nel sud del Paese, è stato completato anche un altro impianto solare da 10 MW di capacità, mentre a Caraculo, nella provincia di Namibe in Angola, è già in fase di costruzione un impianto fotovoltaico che a pieno regime avrà una capacità totale di 50 MW.

Sempre più numerosi sono anche i nuovi progetti non collegati alle aree industriali Eni, che hanno la funzione di produrre energia rinnovabile finalizzata alla vendita a clienti industriali o alla rete locale.

Rinnovabili e tutela ambientale: l’eccellenza nella ricerca

Molte delle tecnologie sviluppate da Eni nell’ambito delle rinnovabili e della tutela dell’ambiente nascono all’interno di centri di ricerca in Italia come il Centro Ricerche per le Energie Rinnovabili di Novara, dove vengono integrate competenze multidisciplinari altamente qualificate.

Qui vengono elaborate soluzioni che spaziano dal solare di nuova generazione ai biocarburanti, dallo storage del surplus energetico elettrico e termico alla produzione di elettricità dal moto ondoso, fino alla caratterizzazione qualitativa e quantitativa degli eventuali elementi inquinanti presenti in terreni o falde acquifere.

Tra queste: il Fotovoltaico Organico (OPV) e i Concentratori Solari Luminescenti (LSC) per il solare fotovoltaico e gli Specchi Solari a Concentrazione (CSP) per la produzione di energia termica. Per fornire carburanti sostenibili, sviluppiamo Waste to Fuel (W2F) e Biomass to Fuel (B2F): la prima trasforma la frazione organica dei rifiuti solidi urbani (FORSU) in biocarburanti, mentre la seconda, sviluppata da Eni-Versalis nell’impianto di Crescentino, parte dagli sfalci agricoli e forestali per arrivare a biocarburanti grazie a microorganismi oleaginosi.

Il sistema ISWEC, infine, converte l’energia del moto ondoso in energia elettrica e la rende immediatamente disponibile per impianti off-shore o per la rete elettrica delle comunità costiere.

L’importanza crescente del biogas nella transizione energetica

Nel percorso verso l’efficienza energetica e le zero emissioni, il gas naturale sarà sempre più affiancato dalla produzione di biogas. In un’ottica di economia circolare, Eni promuove il recupero delle biomasse e degli scarti della filiera agricola e zootecnica e punta alla realizzazione di impianti per la produzione di biometano.

È già in essere, per esempio, un accordo di collaborazione con Coldiretti con l’obiettivo di sviluppare nel settore trasporti la filiera nazionale del biometano avanzato, prodotto da rifiuti, valorizzando gli scarti e i sottoprodotti ottenuti dall’agricoltura e dagli allevamenti.

In crescita anche la produzione di energia elettrica da biogas, in particolare attraverso la società EniBioCh4in, che punta a immettere in rete oltre 50 milioni di metri cubi all’anno, diventando così il primo produttore di bio-metano in Italia.

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