Il sole per fermare il metano in fuga

Mentre il mondo si rivolge a un paradigma economico senza carbonio, il gas naturale è emerso come alternativa più pulita al petrolio greggio e al carbone, nonostante alcuni inconvenienti che possono, tuttavia, essere contrastati.

di Fonte ENI

Il gas naturale è costituito per lo più (circa il 90%) da metano, un gas inodore, incolore e non tossico, che, se bruciato per la produzione di energia nelle centrali elettriche, sviluppa solo la metà dell’anidride carbonica (CO2) rispetto al carbone a parità di energia prodotta.

Tuttavia, anche il metano è un gas serra e contribuisce al riscaldamento dell’atmosfera. Nonostante ciò, il gas naturale rimane come alternativa più pulita al carbone. Inoltre, catturare le emissioni di metano e convertirle in preziosi prodotti energetici potrebbe valere decine di miliardi di dollari all’anno, secondo gli esperti del settore, creando enormi benefici non solo dal punto di vista commerciale, ma anche da quello ambientale.

L’industria del gas naturale è sempre più chiamata ad adottare soluzioni che consentano il recupero e l’utilizzo del metano convogliando il gas verso impianti di cattura in loco. 

Una delle possibili soluzioni è rappresentata, per esempio, dalle turbine ad energia solare, che possono  catturare il metano e comprimerlo o attraverso l’utilizzo di soluzioni di monitoraggio, come quelle sviluppate sul sistema cloud di Quanta3, in grado di inviare notifiche via e-mail per avvisare gli operatori del settore estrattivo quando le emissioni superano le soglie di attenzione.

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