Rheavendors è candidata al premio “Smart & Disruptive Companies 2015” di MIT Technology Review Italia.
di MIT Technology Review
Già dagli anni Sessanta Rheavendors era un’azienda di respiro internazionale, all’avanguardia nella distribuzione automatica. Nel tempo, le linee guida sono rimaste le stesse: un’abile progettazione e innovazione tecnologica, unite all’assoluta affidabilità.
Il primo distributore per gomme da masticare nacque quasi per scommessa dalla fonderia di Aldo e Giuliana Majer. L’azienda, alle porte di Milano, fabbricava le testate dei motori Alfa Romeo, i pedali per l’avviamento della leggendaria Vespa, le scocche delle macchine per scrivere Olivetti. Quando Majer vide uno schizzo disegnato da un amico, decise di realizzarne il prototipo. L’amico era Angelo Mangiarotti, un giovane architetto che sarebbe diventato in breve tempo uno dei primi designer industriali italiani.
Il primo distributore per gomme da masticare fu un vero e proprio capolavoro di semplicità meccanica e estetica, che sopravvive ancora oggi nella memoria delle stile italiano.
Già nel 1962 era il primo produttore italiano in grado di offrire distributori automatici per bibite a miscelazione fredda, bevande calde solubili e snack confezionati.
Nel corso degli anni Settanta, Rheavendors ampliò la propria offerta di prodotti fino a realizzare la prima macchina per il caffè in grani e macina integrata.
Nel frattempo, la E410 di Bruno Morassutti, una macchina del caffè dal design particolarmente elegante, divenne il primo distributore automatico ad essere esposto in un museo: il Museum of Modern Art di New York.
Da allora Rheavendors è diventato un leader nel mercato internazionale del vending, in grado di fare fronte alla evoluzione dei distributori automatici, che devono essere sempre più versatili, tenendo conto delle diverse forme di pagamento (a moneta, con carte di credito, chiavette, codici).
L’impegno per la riduzione dell’impatto ambientale coinvolge tutta la catena del valore, dalla progettazione iniziale ai rifiuti. Rheavendors è conforme alla direttiva WEEE, che regola lo stoccaggio, il riciclaggio e il recupero di apparecchiature elettriche ed elettroniche.
(MO)
