La carne coltivata in laboratorio potrebbe nuocere all’ambiente più della carne bovina

Secondo un nuovo studio dell’Università di Oxford, la carne coltivata in laboratorio potrebbe provocare danni più duraturi rispetto alla carne da allevamento.

di Charlotte Jee

Un impatto elevato: I sostenitori della carne coltivata in laboratorio credono che questa possa un giorno soppiantare la carne da allevamento, in particolare modo quella bovina, la cui produzione comporta emissioni elevate di gas serra.

Il problema: Secondo un nuovo rapporto dell’Università di Oxford, la carne creata in laboratorio potrebbe causare danni peggiori all’ambiente. Gli autori sostengono che gli studi precedenti abbiano accorpato tutte le emissioni derivate dagli allevamenti, piuttosto che analizzare i gas individuali. Il metano, ad esempio, ha un impatto maggiore sul riscaldamento nel breve periodo, ma rimane nell’atmosfera per all’incirca un decennio, laddove l’anidride carbonica persiste e si accumula per secoli, spiega alla BBC il professore Raymond Pierrehumbert. Le emissioni rilasciate dai laboratori sarebbero quasi interamente composte da anidride carbonica.

Un granello di sale: La notizia è interessante, ma presenta diverse sfaccettature. Anzitutto, la carne coltivata in laboratorio non è neppure in commercio, e gli autori della ricerca si limitano a ipotizzare quello che in futuro potrebbe essere il consumo e la distribuzione di questo prodotto. Per il momento, l’impatto ambientale della carne coltivata potrebbe rappresentare un ostacolo minore al suo sviluppo; Tanto per cominciare, il costo di questa carne è ancora proibitivo.

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