La macchina della propaganda online dell’Iran ha una portata enorme

Come la Russia, l’Iran sta cercando di nascondere il fatto di gestire un’ampia rete di profili all’interno di siti web e piattaforme di social media per promuovere i propri interessi geopolitici.

di Martin Giles

La notizia: Una inchiesta di Reuters ha portato allo scoperto dozzine di profili fasulli disseminati all’interno di note piattaforme di social media e almeno 10 siti web collegati ad una campagna di influenzamento online lanciata dall’Iran. Gli elementi rilevati riconducono tutti all’International Union of Virtual Media (IUVM), un’agenzia che prende contenuti dalle stazioni televisive e dalle agenzie giornalistiche del paese per poi veicolarle attraverso altri canali al fine di mascherarne le origini.

La mente delle operazioni: L’IUVM non nasconde certo la propria missione. Stando a quanto descritto sul sito web dell’agenzia, uno degli obiettivi sarebbe “confrontare con eccezionale arroganza le attività principali dei governi occidentali e il sionismo”. “L’organizzazione, che produce contenuti in 11 lingue differenti, è operativa da almeno diversi anni”.

Un sito contro tutti: Il mese scorso, Facebook, Twitter ed altri servizi di social media hanno rimosso centinaia di profili e siti sospettati di appartenere a fronti della propaganda iraniana. L’inchiesta di Reuters suggerisce che molti profili fasulli siano sfuggiti a questa manovra.

Il quadro più grande: Come già sottolineato più volte, l’introduzione dell’IA sta portando all’industrializzazione dei sistemi di propaganda. Campagne come quella della IUVM potrebbero accennare al funzionamento delle imprese di manipolazione sociale sponsorizzate dai governi e fornire alle società di social media l’opportunità per valutare le proprie operazioni di contenimento e risposta.

(MO)

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