La mappatura dei tunnel di lava con i droni aprirà la strada alla speleologia su Marte

Le prime esplorazioni di luoghi inesplorati sulla Luna e su Marte potrebbero essere effettuate da piccoli droni autonomi.

di Erin Winick

Un drone equipaggiato con sensori lidar è riuscito a mappare in pochi minuti un tunnel di lava in Islanda, grazie a una tecnica che potrebbe servire anche all’esplorazione nello spazio.

La notizia: Il drone è stato in grado di mappare con precisione e in sicurezza le caratteristiche rocciose e ghiacciate del tubo di lava di Lofthellir, il tutto senza ricorrere a GPS o mappe precaricate. Il progetto, una collaborazione fra il SETI Institute e la startup Astrobotic Technology, è la dimostrazione di un concept immaginato per l’esplorazione autonoma di caverne simili sulla Luna o su Marte. Un video di questi esploratori robotizzati è disponibile su YouTube.

Perché i droni? La Luna e Marte presentano entrambe delle caverne con accessi in superficie. Si sospetta che molte di queste grotte siano in realtà tubi di lava – spazi aperti che si formano quando lo strato superiore di un flusso di lava si raffredda e solidifica mentre gli strati inferiori si ritirano.

“Piccoli ed agili mezzi volanti potrebbero rappresentare la piattaforma robotica ideale per esplorare i tubi di lava sulla terra, sulla Luna e su Marte per il semplice fatto che non avrebbero bisogno di entrare in contatto diretto con alcuna delle superfici grezze e potenzialmente instabili che caratterizzano grotte e tubi di lava”, spiega Andrew Horchler, direttore della tecnologia e delle missioni future di Astrobotic. “Piccoli droni potrebbero entrare e uscire rapidamente dalle caverne, riemergendo dall’oscurità con i dati da trasmettere alla Terra, o prelevando campioni da riportare in superficie per poi ricaricarsi e riprendere le esplorazioni”.

Dalla Terra alla Luna: Per convertire qualcosa che funziona sulla Terra in una tecnologia capace di operare nell’ambiente lunare o in quello marziano, con la loro atmosfera sottile, sarà necessario apportare alcune modifiche. Salvo la necessità di spingere il veicolo con dei propulsori al posto delle pale, l’esperimento del team dimostra che il sistema di navigazione e i sistemi del loro prototipo sono pronti.

(MO)

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