Le app di tracciamento dei contatti sono solo una parte della lotta contro la pandemia

Secondo una nuova revisione sistematica di 15 studi pubblicati, per essere efficace la tecnologia richiede il tracciamento manuale dei contatti, il distanziamento sociale e i test di massa.

di Patrick Howell O’Neill

Decine di paesi hanno lanciato app di tracciamento automatico dei contatti, ma un nuovo studio conferma ciò che gli esperti già sapevano: non possono sconfiggere la pandemia da soli. La nuova ricerca dell’University College di Londra rafforza ciò che i tecnologi e gli epidemiologi hanno detto sin da quando la pandemia ha alzato la sua brutta testa: gli strumenti digitali possono essere solo un complemento, non un sostituto, per il lavoro umano richiesto per battere il covid-19.

Molti governi hanno lanciato le proprie app per monitorare l’esposizione al covid-19, come documentato dal progetto Covid Tracing Tracker di “Mit Technology Review”. Ma ci sono ancora molte domande su quanto possa essere efficace. Il dottor Robert Aldridge dell’UCL ha sollecitato ulteriori ricerche sull’efficacia del tracciamento dei contatti con gli smartphone e ha lamentato la mancanza di ricerca scientifica sull’argomento: “Abbiamo urgente bisogno di approfondire l’argomento ed esaminare come gli approcci automatizzati possono essere integrati con il tracciamento dei contatti esistenti e le strategie di controllo della pandemia e generare prove sull’efficacia di questi nuovi approcci digitali”.

All’inizio, in particolare i media, suggerivano che i sistemi di tracciamento digitale potevano essere uno strumento decisivo nella battaglia contro la malattia. Ma anche gli scienziati più improntati all’ottimismo hanno cercato di spiegare che la loro ricerca è stata interpretata nel modo sbagliato. Il nuovo documento prende in considerazione diversi punti che sono già stati esposti in precedenza, ma che non sono mai riusciti a trovare spazio nella discussione globale.

La linea di fondo? Le app digitali possono aiutare – non a caso, alcuni paesi considerano le loro app un successo in questo momento – ma sono solo un pezzo del puzzle. Rimangono molte ricerche da fare per comprendere e migliorare l’arsenale digitale sia per questa pandemia sia per quella successiva.

(rp)

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