Le case automobilistiche adottano nuovi dispositivi Lidar per la guida autonoma

Prende forma il frutto delle collaborazioni di Luminar con alcune fra le principali case automobilistiche del mondo.

di Jamie Condliffe

Toyota è solo la prima ad aver accolto un promettente sensore laser in grado di vedere a distanze maggiori e con una nitidezza superiore rispetto ai suoi principali rivali.

Il sistema lidar in questione, sviluppato dalla Luminar, utilizza una banda luminosa più estesa rispetto agli altri sensori, riuscendo quindi ad operare in maniera più efficace ed individuare oggetti poco visibili a due volte la distanza rispetto ai dispositivi convenzionali. Ad una velocità di 70 miglia orarie, questo vantaggio si traduce in tre secondi di allerta. Il sistema impiega uno specchio per deviare rapidamente il suo laser e mettere a fuoco punti precisi durante la mappatura di un intero scenario.

Il dispositivo è opera di Austin Russell, un ex studente di Stanford nonché uno degli Young Innovator Under 35 per l’edizione USA di quest’anno. In precedenza, Russell ci aveva raccontato che Luminar stava “collaborando con quattro grandi progetti per la guida autonoma”. Solo pochi giorni fa, però, la società ha annunciato che il Toyota Research Institute è il primo ad aver integrato profondamente la tecnologia all’interno dei suoi veicoli.

In una dichiarazione, James Kuffner, CTO del Toyota Research Institute, ha detto che “la qualità ed affidabilità dei dati raccolti dal sensore Luminar non ha precedenti ed è fondamentale per lo sviluppo e la distribuzione dei più avanzati sistemi di guida autonoma”.

Nel frattempo, altre società sono in corsa per la produzione di nuove tipologie di sensori lidar. Continua l’aspra disputa legale fra Uber e Waymo sul furto di proprietà intellettuale legato ai nuovi sensori di alta qualità che entrambe le società stanno cercando di sviluppare. Diverse altre società stanno invece cercando di sviluppare sensori lidar solid state a basso costo, anche se questi dispositivi non offrono ancora il livello di dati richiesto per la guida autonoma.

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