Le elezioni in Australia sono il pretesto per scatenare una lotta sul carbone

Corallo o carbone? Innovazione o inquinamento? Salute o profitto? La posta in gioco è tristemente alta.

di Erin Winick

Questo fine settimana, gli abitanti di Queensland, Australia, saranno chiamati ai seggi.
Il tema principale verterà sulla scelta fra creare nuovi posti di lavoro o salvare la Grande Barriera Corallina.

Il Partito Laburista Australiano ha promesso di rifiutare, per questioni ambientali, fondi federali per $900 milioni che verrebbero destinati alla realizzazione di un collegamento ferroviario con una nuova miniera di carbone proposta da Adani Group nel Queensland. Il collegamento permetterebbe di spostare carbone dall’entroterra verso le coste che guardano la Grande Barriera Corallina.

Il Partito Liberale d’Australia, d’altro canto, non vuole mettere a rischio le migliaia di posti di lavoro che potrebbero nascere grazie all’apertura di questa miniera, garantendo lavoro in una regione del paese con un tasso di disoccupazione superiore al 12 percento. Entrambi i partiti hanno puntato sul problema del “coral or coal” (corallo o carbone) come scelta fondamentale da prendere per gli elettori.

Pur distando centinaia di chilometri dalla costa, la miniera potrebbe indubbiamente danneggiare la Grande Barriera Corallina. Durante il trasporto, polvere e frammenti di carbone possono finire nelle acque attorno alla barriera corallina, con un effetto tossico per il corallo. Inoltre, il maggiore consumo di carbone nella regione comporterebbe un innalzamento della temperatura dell’acqua, con conseguente decolorazione del corallo. L’Australian Conservation Foundation stima che, se la miniera dovesse operare per 60 anni, produrrebbe 2.3 miliardi di tonnellate di carbone, e contribuirebbe al rilascio di 4.7 miliardi di anidride carbonica nell’atmosfera.

Il dibattito non fa che evidenziare la grave dipendenza dell’Australia dal carbone, proprio in un periodo in cui altri paesi si stanno impegnando ad abbandonarlo. Laddove il 30 percento dell’energia prodotta negli Stati Uniti è derivata dal carbone – un dato in continuo calo, nonostante il recente incremento nella produzione di carbone – il 75 percento dell’Australia ricava la propria energia da questo combustibile fossile.

(MO)

Related Posts
Total
0
Share