PNAS descrive le onde cerebrali che favoriscano la creatività.
di MIT Technology Review Italia
La creatività si lascia indietro le idee più semplici e comuni, ma non sappiamo come il cervello ottenga questo risultato.
Un nuovo studio dei Proceedings of the National Academy of Sciences of the USA, mostra come le onde cerebrali siano capaci di inibire le modalità di pensiero comuni per fare strada a idee nuove.
Studiosi della Queen Mary University of London hanno registrato un aumento nelle oscillazioni alfa della zona temporale destra del cervello quando le persone sono impegnate in compiti creativi. Stimolando l’area temporale destra del cervello, i ricercatori hanno scoperto di poter favorire la capacità dell’individuo di inibire i collegamenti ovvi sia nel caso di pensieri convergenti (fuori degli schemi) che divergenti (capaci di molteplici idee creative). I test sono stati condotti applicando una corrente elettrica al cervello grazie ad una tecnica non invasiva chiamata tACS.
La ricerca è stata condotta monitorando le attività elettriche del cervello responsabili della creatività grazie ad un EEG, mentre l’utilizzo del tACS ha permesso di studiare il ruolo causale delle onde cerebrali.
I ricercatori sperano di comprendere come i processi neurali si integrino nella risoluzione di problemi creativi all’esterno di un ambiente di laboratorio e se sia possibile costruire strumenti capaci di stimolare oltre che monitorare le attività cerebrali.
La ricerca è stata promossa da una commissione europea, CREAM (Creativity enhancement through advanced brain mapping and stimulation) e guidata dalla Dr Caroline Di Bernardi Luft, della Queen Mary University of London.
(lo)
