L’Europa intende veramente bloccare la distribuzione di motori diesel

Tasse, multe per le frodi sulle emissioni, e divieti di circolazione contribuiranno al miglioramento della qualità dell’aria.

di Jamie Condliffe

Gli sforzi europei per rimuovere le vetture diesel dalle strade e ripulire l’aria delle città avanzano inarrestabili.

Laddove le vetture diesel non sono particolarmente diffuse negli Stati Uniti, sono particolarmente ricercate per la loro efficienza di consumo in Europa, dove i prezzi dei combustibili sono più elevati. Pur bruciando meno combustibile, questi veicoli producono quantità ben maggiori di fuliggine e ossidi di azoto rispetto ai modelli a benzina. Di fatto, rappresentano uno dei principali responsabili del peggioramento registrato nella qualità dell’aria in tutto il mondo, che provoca oltre tre milioni di morti ogni anno.

L’Europa sta ormai prendendone atto. Sin dal 2015, quando i motori “clean diesel” di Volkswagen sono finiti sotto i riflettori per lo scandalo che avrebbe preso il nome di “dieselgate”, i funzionari europei hanno preso una forte posizione contro le vetture che fanno uso del combustibile diesel. L’ultima mossa da parte del parlamento europeo è arrivata pochi giorni fa con l’introduzione di una normativa attraverso la quale potrà infliggere alle case automobilistiche oltre $30.000 di multa per ciascuna vettura progettata per ingannare i test sulle emissioni.

Il sindaco di Londra, Sadiq Khan, ha anche annunciato che la città attuerà una serie di pesanti restrizioni e tasse sulle vetture diesel più inquinanti. Ars Technica offre una descrizione molto dettagliata delle nuove norme. A partire dall’aprile 2019, le vetture interessate arriveranno a pagare l’equivalente di $30 al giorno per accedere alle strade della città, e nessun nuovo taxi con motorizzazione diesel riceverà la licenza per circolare a partire dal gennaio 2018. Inizialmente, la strategia interesserà i quartieri centrali di Londra, ma il piano prevede una rapida estensione alle restanti aree della città

Nel frattempo, il governo britannico dovrebbe annunciare nuovi piani per ridurre il consumo di diesel in 35 altri paesi e città. Si pensa che questi piani limiteranno completamente l’accesso ad alcune zone e richiederanno il pagamento di un pedaggio per accedere alle restanti.

L’iniziativa del Regno Unito segue una serie di annunci diramati lo scorso anno dai sindaci di Parigi, Madrid, Atene e Città del Messico, che si sono impegnati a bandire vetture e furgoni diesel dai centri delle città entro il 2025. La decisione è stata presa principalmente per migliorare la qualità dell’aria, anche se l’intera iniziativa avrà chiaramente effetti positivi sul clima.

Misure tanto aggressive contribuiranno ad accelerare l’adozione di vetture ibride ed elettriche. Approcci regolatori atti a incoraggiare l’utilizzo di vetture elettriche saranno sempre più efficaci rispetto alla semplice libertà di scelta.

A seguito del voto da parte del parlamento europeo, il commissario all’industria dell’Unione Europea ha commentato dicendo di aspettarsi che le vetture diesel spariranno più in fretta del previsto. Potrebbe avere ragione.

(MO)

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