L’IA va alla scoperta di nuovi farmaci

Una piattaforma basata sull’intelligenza artificiale è in grado di identificare in modo rapidissimo le più piccole molecole nel corpo umano e valutarne l’interazione con le proteine e le altre molecole, aprendo la strada a nuove terapie farmacologiche.

di Russ Juskalian

Leila Pirhaji, CEO di ReviveMed, un’azienda che si occupa di medicina di precisione, ha costruito uno strumento di IA per misurare i metaboliti, vale a dire quei minuscoli prodotti intermedi delle reazioni metaboliche catalizzate dai vari enzimi che si presentano naturalmente all’interno delle cellule. Il suo lavoro potrebbe aiutarci a rilevare e trovare una terapia più avanzata per le malattie. 

“Ci sono 100.000 metaboliti nel corpo”, dice Pirhaji. “Sono coinvolti nel nostro metabolismo e si collocano a valle del DNA, quindi mostrano gli effetti dei nostri geni e del nostro stile di vita”. Tali metaboliti comprendono di tutto, dagli zuccheri nel sangue e dal colesterolo alle molecole ignote che compaiono in numero significativo solo quando qualcuno è malato.

Il problema è che misurare e identificare i metaboliti è costoso e richiede tempo, e meno del 5 per cento di queste molecole in un paziente può essere identificato usando tecnologie comuni. Quindi Pirhaji ha sviluppato una piattaforma che utilizza l’apprendimento automatico per farlo molto più rapidamente.

In primo luogo ha creato un enorme database di tutte le informazioni conosciute sui metaboliti esistenti e su come interagiscono con varie proteine e altre molecole. Successivamente, il suo team ha raccolto campioni di tessuto e sangue da pazienti con malattie conosciute e ha misurato i metaboliti.

La sua piattaforma è stata in grado di analizzare i dati, comprendere le complesse connessioni tra malattie e metaboliti e utilizzare queste informazioni per scoprire nuovi farmaci. Quando ha testato il suo sistema in un topo con la malattia di Huntington durante il suo dottorato di ricerca presso il MIT, il suo team ha appreso nuovi meccanismi della malattia e ha trovato nuovi modi potenziali per curarla.

Con la sua azienda, ReviveMed, Pirhaji si sta concentrando su malattie epatiche, immunitarie, infiammatorie e di altro tipo. Sfruttando la sua piattaforma, la startup collabora con le principali aziende farmaceutiche per abbinare i farmaci esistenti a nuove terapie e per trovare nuovi obiettivi per le future medicine.

Immagine: Leila Pirhaji

(rp)

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