Messaggi multilingue per telefonia mobile

«Stanno arrivando onde giganti, scappate ad almeno 1.000 metri dalla spiaggia». Queste 11 parole, se spedite ai telefoni portatili nelle lingue bahasa, malese, cingalese, telugu e tamil, avrebbero potuto salvare migliaia di persone dallo tsunami del 2004. Ma anche se l’Asia meridionale avesse avuto un sistema di rilevamento degli tsunami, che allora non esisteva, le autorità avrebbero avuto poche possibilità di diffondere l’allarme, data la varietà di lingue e scritture usate nella regione.

Ora la società Geneva Software Technologies, di Bangalore in India, ha sviluppato un software in grado di tradurre messaggi di testo in inglese in svariate lingue, spedendo le traduzioni a qualsiasi telefono cellulare nel mondo, non importa con quale set di caratteri esso sia programmato. Il Ministero della Scienza e Tecnologia indiano ha annunciato in febbraio di avere l’intenzione di usare il sistema della Geneva per diffondere messaggi di allarme in caso di catastrofe.

I sistemi in uso per i messaggi di testo richiedono che sia il mittente sia il ricevente abbiano dispositivi che condividono Unicode, il sistema standard internazionale per rappresentare caratteri su uno schermo digitale. Ma nelle aree rurali dei paesi in via di sviluppo poche persone possono permettersi dispositivi portatili compatibili con Unicode.

Il sistema elaborato da Geneva può rappresentare i caratteri di 14 lingue dell’India e di 57 altre lingue del mondo, senza la necessità di standard comuni. Questo perché i caratteri sono trasmessi come immagini codificate in un semplice formato binario, che quasi ogni telefono può visualizzare sul suo schermo. I messaggi possono essere indirizzati a regioni specifiche, usando i dati del network cellulare per rilevare la lingua preferita dagli utenti.

«Con la nostra tecnologia un messaggio in qualsiasi lingua può essere spedito a qualsiasi cellulare in grado di utilizzare messaggi basati su immagini», dice Vinjamuri Ravindra, ingegnere elettrotecnico e direttore di R&S a Geneva.

Il software per i messaggi multilingue è compatibile con la maggior parte dei telefoni cellulari usati in Asia ed è abbastanza compatto da poter essere contenuto nella SIM card, la scheda identificativa dell’utente. «Questo è un esempio di come la tecnologia informatica possa fare una grande differenza nei sistemi di allarme per le catastrofi», dice l’ex ministro indiano per la scienza e la tecnologia Vlangiman Ramamurthy, il cui dipartimento ha contribuito con 880.000 dollari allo sviluppo del prodotto.

Come tutti i sistemi di traduzione computerizzata, anche quello di Geneva varia in accuratezza, dipendendo in parte dai soggetti del messaggio e dai contesti. La società ha però lavorato con l’Indian Meteorological Department, per creare modelli standard di avvisi, che dovrebbero minimizzare questo problema in caso di allerta per disastri naturali.

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