Nessuna ombra sui Touchscreen

di Kate Green

Via via che i touch screen (schermi sensibili al tocco) riducono le loro dimensioni, gli utenti scoprono che uno dei maggiori problemi nell’usarli è che le loro dita coprono quello che si sta cercando di vedere. Un sistema sperimentale, realizzato da ricercatori della Microsoft e della Mitsubishi, permette di utilizzare il touch screen toccandolo sul retro, grazie ad una immagine semitrasparente delle dita, che viene sovrapposta a quanto è mostrato sullo schermo.

Per realizzare il dispositivo i ricercatori hanno incollato una superficie sensibile al tocco (touch pad) al retro di un touch screen convenzionale, aggiungendo poi una web camera che riprende l’immagine della mano dell’utente. Un software apposito crea sullo schermo un’immagine della mano, corrispondente a quella che tocca il retro del dispositivo. Avendo costruito un modello sperimentale e non utilizzabile in pratica del sistema, i ricercatori stanno ora esplorando nuove versioni (come quella riprodotta nel disegno qua sopra), che potrebbero essere commercialmente utilizzabili. Una di queste versioni comprende una superficie sensibile al tocco, formata da una matrice di condensatori, in grado di rilevare la presenza delle dita dell’utente. In un’altra versione a rilevare la posizione delle dita, ci pensa una superficie coperta da migliaia di pixel sensibili alla luce.

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