Più eventi estremi più danni per l’economia

Secondo un team di scienziati, la crescita economica diminuisce quando aumenta il numero di giorni piovosi con precipitazioni estreme.

di MIT Technology Review Italia

La ricerca, pubblicata su “Nature”, è stata condotta su oltre 1.500 regioni negli ultimi 40 anni e indica che l’intensificarsi delle precipitazioni giornaliere causate dal cambiamento climatico dovuto alla combustione di petrolio e carbone danneggerà l’economia globale. In questo studio, come riportato da “Sciencedaily“, i ricercatori del Potsdam Institute for Climate Impact Research (PIK) sostengono che i paesi ricchi sono i più colpiti, soprattutto il settore manifatturiero e quello dei servizi.

“Finora le valutazioni macroeconomiche degli impatti climatici si sono concentrate principalmente sulla temperatura e hanno considerato i cambiamenti delle precipitazioni solo su scale temporali lunghe come anni o mesi, mancando così il quadro completo”, spiega Leonie Wenz del PIK. “Anche se un numero maggiore di precipitazioni annuali sia generalmente positivo per le economie, in particolare quelle dipendenti dall’agricoltura, una domanda importante è come si distribuisce questa pioggia nei giorni dell’anno. L’intensificazione delle precipitazioni giornaliere risulta essere negativa, soprattutto per i paesi ricchi e industrializzati come gli Stati Uniti, Giappone o Germania”.

“Abbiamo identificato una serie di effetti distinti sulla produzione economica, ma il più importante in realtà proviene dalle piogge giornaliere estreme”, ribadisce uno dei coautori Maximilian Kotz, primo autore dello studio e ricercatore del PIK. “Ciò accade perché le precipitazioni estreme sono il punto in cui è già visibile l’influenza dei cambiamenti climatici in modo più chiaro e perché si stanno intensificando quasi ovunque nel mondo”.

L’analisi valuta statisticamente i dati della produzione economica subnazionale per 1554 regioni in tutto il mondo nel periodo 1979-2019, raccolti e resi pubblicamente disponibili dal Mercator Research Institute on Global Commons and Climate Change e dal PIK. Gli scienziati li combinano con dati sulle precipitazioni ad alta risoluzione. La combinazione di dettagli sempre maggiori nei dati climatici ed economici è di particolare importanza nel contesto della pioggia, un fenomeno altamente locale, e ha portato alle conclusioni della ricerca.

Immettendo nell’atmosfera terrestre i gas serra delle centrali elettriche fossili e delle automobili, l’umanità sta riscaldando il pianeta. L’aria calda può trattenere più vapore acqueo che alla fine diventa pioggia. Sebbene la dinamica atmosferica renda più complicati i cambiamenti regionali nelle medie annuali, le precipitazioni estreme giornaliere stanno aumentando a livello globale a causa di questa maggiore produzione di vapore acqueo.

“Il nostro studio rivela che è proprio l’impronta digitale del riscaldamento globale nelle precipitazioni quotidiane ad avere pesanti effetti economici che non sono ancora stati considerati in tutte le loro implicazioni, ma sono altamente rilevanti”, afferma l’altro coautore dello studio, Anders Levermann, responsabile scientifico del PIK, professore alla Potsdam University e ricercatore del Lamont Doherty Earth Observatory della Columbia University, a NewYork.

“Osservare più da vicino scale temporali brevi anziché medie annuali”, conclude, “aiuta a capire cosa sta succedendo: sono le precipitazioni giornaliere a rappresentare una minaccia. Gli shock climatici causati dalle condizioni meteorologiche estreme minacciano il nostro modo di vivere molto più che i cambiamenti graduali. Destabilizzando il nostro clima danneggiamo le nostre economie e con il tempo anche le nostre società”.

(rp)

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