Serve una nuova interfaccia intelligente per gli smartphone

Il gadget sviluppato da Fingertip Lab per controllare un iPhone è un buon esempio che ha bisogno di tanto lavoro.

di Rachel Metz

Durante il giorno, ogni giorno, sono circondata da schermi: il mio smartphone, il computer portatile, il tablet, la TV e il baby monitor sono solo quelli che tengo maggiormente sott’occhio. I miei occhi – e il mio cervello – sono esauriti dalle ore che trascorro dietro uno schermo.

È per questo motivo che mi ero emozionata quando ho sentito parlare di un gadget circolare da $99 pensato per sostituire, con un semplice pulsante, parte delle operazioni che richiedono la nostra attenzione. L’O6 è una disco di gomma che può essere girato come un quadrante o premuto come un pulsante. Si connette allo smartphone via Bluetooth e, scaricando l’apposita app, permette di svolgere alcune utili operazioni, come scorrere il testo di una e-mail, un post su Twitter o un racconto salvato da far leggere alla vostra assistente virtuale di fiducia. È anche possibile rispondere alle telefonate in arrivo premendo leggermente il pulsante centrale, o gestire i comandi più semplici di app come Pandora, Spotify o Netflix.

La società dietro l’O6, Fingertips Lab, rientra in un’ampia categoria di aziende che stanno cercando di assecondare la transizione dell’interazione uomo-macchina verso un’alternativa agli schermi che, sotto diversi aspetti della nostra vita, hanno proliferato per decenni. Gran parte delle opzioni più diffuse oggi è incentrata sull’utilizzo della voce – basti pensare ad Alexa di Amazon, all’Assistant di Google o a Siri di Apple. Fingertips Lab crede che vi sia spazio per una esperienza più tattile. Siccome molte persone continuano a usare il telefono quando guidano, la società ha pensato di intervenire presentando un prodotto che, per lo meno, permette di distogliere lo sguardo da uno schermo.

In teoria, sono d’accordo. C’è un che di comodo e quasi retrò nel disporre di un piccolo pezzo di hardware che funge da controller – qualcosa con poche parti mobili che non richiedono alcun passaggio delle dita su uno schermo.

L’O6, però, non è ancora esattamente pronto. Eccezion fatta per un look accattivante, è difficile
ricordare i comandi e il numero di ripetizioni necessarie a gestire alcune operazioni tramite i due soli pulsanti.

Oltre alla difficoltà nel selezionare particolari comandi, il sistema tende ad avere degli occasionali ritardi nella risposta, con frequenti cambi dall’impostazione desiderata a comandi successivi. Dopo qualche prova alla guida, ho realizzato quanto il gadget può risultare scomodo e pericoloso una volta allacciato al volante.

Più di una volta mi è capitato di toccare accidentalmente il quadrante e selezionare così dei comandi che disturbavano la lettura di mail e testi salvati; durante le svolte, il dispositivo era di intralcio. In una occasione si è persino disconnesso dalla sua montatura. In quel momento ho deciso che non lo avrei più utilizzato in auto.

Ciò detto, non sono ancora pronta a rinunciare all’idea di un’interfaccia tattile per semplificare l’utilizzo del mio smartphone, e spero che Fingertips Lab porti avanti lo sviluppo del suo gadget. Tendiamo a utilizzare i nostri smartphone tutti i giorni – secondo una stima da parte di comScore, un adulto negli Stati Uniti dedica mediamente tre ore al giorno all’utilizzo del suo smartphone. Un dispositivo in grado di ridurre le distrazioni dovute all’interazione con questi strumenti e incrementare la sicurezza su strada sarebbe il benvenuto.

(MO)

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