Sicurezza violata

Gli hacker hanno escogitato un sistema per accedere alle foto dei viaggiatori scattate dalla guardia frontaliera degli Stati Uniti.

di Martin Giles

La CBP, la polizia di controllo doganale statunitense, ha rivelato che gli hacker hanno violato i sistemi di un subappaltatore e rubato le fotografie che l’agenzia frontaliera aveva scattato ai viaggiatori e alle targhe dei veicoli ai valichi di frontiera. Secondo il New York Times, che cita un funzionario governativo rimasto anonimo, fino a 100.000 persone potrebbero aver subito una violazione dei propri dati personali.

La rivelazione della CBP arriva una settimana dopo che Perceptics, una società che produce lettori di targhe utilizzati dal governo degli Stati Uniti, è stata segnalata come soggetta ad attacchi vincenti degli hacker. Non è ancora chiaro se ci sia un qualche tipo di connessione tra i due episodi.

L’aspetto inquietante della vicenda è che CBP fa parte del Department of Homeland Security (DHS), che ha il compito di tutelare la sicurezza informatica negli Stati Uniti. Il furto di dati segnala in modo evidente che il DHS debba mettere in campo forme di controllo più accurate. CBP afferma che il subappaltatore ha violato i protocolli di sicurezza e la privacy, trasferendo le immagini sulla propria rete senza l’approvazione dell’agenzia.

CBP sostiene inoltre di avere disattivato il sistema di registrazione subito dopo avere appreso della violazione dei dati e che, in ogni caso, nessuna delle immagini rubate sia stata finora pubblicata online. Malgrado le rassicurazioni dell’agenzia, alcuni politici hanno già invitato il governo a rivedere i suoi sistemi per proteggere i dati sensibili delle persone.

Questa violazione ha aumentato le proteste degli attivisti in favore della privacy che già erano preoccupati per l’adozione negli Stati Uniti della tecnologia di riconoscimento facciale negli aeroporti e in altre zone di confine. La situazione di conflittualità sociale incrementerà la pressione sul governo degli Stati Uniti per creare linee guida più chiare per la raccolta di informazioni personali sensibili e per garantire che i dati non finiscano nelle mani degli hacker.

Immagine: Schermata da Instagram

(rp)

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