Strategie ibride

Mentre Nissan e GM stanno introducendo sul mercato le proprie vetture elettriche, Toyota si concentra su una nuova politica industriale.

di Kevin Bullis

Al recente Auto Show di Los Angeles anche Toyota ha presentato una nuova versione elettrica del suo SUV RAV4. A differenza però di Nissan e GM, che hanno investito particolarmente nella promozione delle proprie vetture elettriche, Toyota ha esplicitamente dichiarato di considerare le vetture elettriche come un settore di nicchia e di confidare maggiormente nelle vetture ibride. Toyota realizzerà per la precisione 35 versioni prova della RAV4 nel corso di quest’anno, prima di passare al modello definitivo che sarà a disposizione nel 2012.

Carlos Ghosn, amministratore delegato di Nissan e Renault, che hanno costituito un accordo l’anno scorso, ha dichiarato che, entro il 2015, il 10 per cento di tutti i modelli venduti dalle due Case sarà elettrico (approssimativamente 820.000 veicoli, stando alle previsioni di mercato della J. D. Power); e secondo l’EPA (Environment Protection Agency), la Leaf, con la sua autonomia di 120 chilometri, non è che l’inizio di questo nuovo corso. Nissan ha intenzione di introdurre anche veicoli ibridi, ma in volumi più ridotti.

Toyota, invece, ha dichiarato che entro il 2015 il 10 per cento delle proprie vetture, equivalente a quasi 990.000 unità, sarà ibrido. Uno dei motivi per cui Toyota ha deciso di dedicarsi agli ibridi deriva in parte dalla competenza tecnologica acquisita in questo settore con tanti anni di collaudi della Prius.

La Toyota ha recentemente presentato la sua nuova automobile elettrica RAV4 all’Auto Show di Los Angeles.

La vettura sarà in vendita un anno dopo la Leaf della Nissan.

FOTO: TOYOTA

La tecnologia delle batterie agli ioni di litio impiegata per la Volt e la Leaf è stata collaudata principalmente in laboratorio e nessuno sa con esattezza come si comporterà nel corso della vita delle vetture. Oltretutto, il successo della Prius ha permesso alla Toyota di ridurre i costi attraverso alti volumi di vendita. Questi fattori hanno portato la J. D. Power a stimare che gli ibridi avranno un maggior successo rispetto alle vetture elettriche, con un volume di vendita di tre a uno.

Diverse case automobilistiche stanno dimostrando un interesse crescente per opzioni differenti. Come spiega Michael Omotoso, senior manager della J.D. Power per le previsioni legate ai sistemi di alimentazione, «stanno provando un po’ di tutto, perché nessuno sa esattamente quale tecnologia risulterà vincente». Questo significa che le Case automobilistiche si stanno cimentando nella realizzazione di vetture interamente elettriche, ibride e plug-in ibride. Le plug-in ibride dispongono di una quantità maggiore di batterie, possono essere caricate tramite una presa convenzionale e consumare meno combustibile rispetto alle ibride tradizionali.

GM sta promuovendo la Volt come vettura elettrica, sebbene tecnicamente sia un esempio estremo di ibrido plug-in, con una autonomia a elettricità di soli 56 Km che può essere però estesa attraverso un motore alimentato a benzina. GM ha intenzione di produrre 10.000 Volt nel 2011 e dalle 30.000 alle 40.000 negli anni seguenti. Ha inoltre in programma la produzione di un ibrido plug-in con una autonomia elettrica inferiore rispetto alla Volt e una serie di vetture ibride.

Alla presentazione della RAV4 elettrica, Toyota ha minimizzato l’importanza del modello, ricordando l’ultima volta che la Casa aveva tentato di promuovere un modello elettrico del SUV per cinque anni a partire dal 1998, operazione rivelatasi catastrofica. In quella occasione, ci racconta Jim Lentz, presidente di Toyota Motor Sales USA, Toyota vendette o dette in leasing solamente 1.484 vetture. «Gli entusiasti la esaltarono. I clienti tradizionali un po’ meno», ha dichiarato.

Da allora, spiega Lentz, l’atteggiamento nei confronti dei veicoli elettrici è cambiato, mentre la vettura in se stessa non è cambiata affatto: ha ancora una autonomia di 160 Km come la RAV4 elettrica originale.

Lentz si è poi soffermato sulla Prius, che usci all’incirca nello stesso periodo della RAV4 elettrica, ma riscosse un successo di gran lunga maggiore. «A meno della metà del prezzo, e senza alcuna perdita di convenienza, la Prius è stata in grado di convincere milioni di clienti che la conversione delle automobili in elettriche fosse possibile, affidabile e conveniente».

La RAV4 elettrica fa parte di una strategia per conquistare mercati di nicchia. «La mobilità a Los Angeles avrà probabilmente un aspetto differente rispetto a quella di Dallas, New York, Londra o Shanghai», ci spiega Lentz.

Il giorno seguente alla presentazione della RAV4, Toyota ha indetto un seminario in Giappone per delineare i propri piani riguardo alle “automobili ecologiche”. Per il 2012 sarà in vendita un assortimento di 11 modelli ibridi. Sempre per il 2012, Toyota ha intenzione di produrre un ibrido plug-in e prevede di venderne 50.000 all’anno. Questi plug-in ibridi sono in pratica Prius modificate con blocchi batteria di maggiori dimensioni, che consentono una autonomia elettrica di 22 Km. Al momento, «Toyota è il leader mondiale delle vetture ibride», spiega Omotoso, «e vuole mantenere questa posizione».

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