Trump vuole revocare il diritto della California di legiferare sull’inquinamento automobilistico

Qualche giorno fa, il presidente Donald Trump ha twittato che la sua amministrazione sta revocando le leggi che hanno permesso alla California di stabilire standard più severi sulle emissioni dei veicoli rispetto a quelli del governo federale.

di Charlotte Jee

“Ci vediamo in tribunale”, ha risposto il governatore Gavin Newsom, suggerendo che l’eventuale mossa del Presidente dovrà affrontare estenuanti battaglie legali.

Ma perché questo contrasto? Trump afferma che vuole diminuire il prezzo delle auto per il consumatore, aumentare la produzione e rendere i veicoli più sicuri. Tuttavia, le stesse aziende automobilistiche non sono d’accordo con il piano presidenziale e hanno espresso preoccupazione per il fatto che l’incertezza sulla regolamentazione avrà un effetto molto negativo su investimenti e innovazione.

I funzionari della protezione ambientale hanno anche avvertito che la mossa potrebbe portare ad un incremento degli incidenti stradali mortali in autostrada.

A luglio, quattro delle più grandi aziende automobilistiche del mondo hanno siglato un accordo con la California per realizzare veicoli più efficienti dal punto di vista dei consumi, in disaccordo con Trump. Questo mese, il Dipartimento di Giustizia ha avviato un’indagine antitrust su tale accordo.

Cosa c’è in ballo? Gli standard di risparmio di carburante della California sono stati adottati da 13 stati e dal Distretto di Columbia, e i californiani acquistano più veicoli rispetto agli abitanti di qualsiasi altro stato, quindi il risultato di questa battaglia sarà seguito attentamente.

Si tratta, comunque solo dell’ultimo capitolo di uno scontro in corso tra il Presidente e la California, che ha obiettivi climatici più ambiziosi rispetto a molti altri stati.

L’estate scorsa la Casa Bianca ha pubblicato piani per ripristinare i livelli di efficienza del carburante e di emissioni dell’era Obama. La revoca dei diritti concessi alla California, risalenti al 1968, faceva già parte del piano.

Foto: Getty Images

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