Tutor artificiali

In Cina si sta sperimentando una forma di istruzione intelligente, vale a dire l’applicazione dell’IA al settore educativo.

di Karen Hao

Nel corso del mio viaggio di due settimane in Cina, ho incontrato leader aziendali, visitato centri di ricerca e parchi tecnologici e mi sono rimpinzata di cibo (è il delizioso prezzo da pagare per parlare di affari).

La settimana scorsa, ho contribuito ad ospitare una delle conferenze del MIT ad Hangzhou, dove abbiamo presentato la lista delle 50 aziende cinesi più promettenti in campo tecnologico (il link è in cinese). La storia di cui voglio parlare, però, riguarda il rapporto tra l’IA e l’educazione.

L’utilizzo dell’intelligenza artificiale nell’istruzione è attualmente una delle aree più calde in Cina, soprattutto per tre fattori principali.

Innanzitutto, in attuazione del piano nazionale per lo sviluppo dell’IA, che vuole trasformare il paese nella principale potenza mondiale dell’IA entro il 2030, i governi federali e locali stanno incentivando gli imprenditori a promuovere “l’istruzione intelligente”.

In altre parole, i governi offrono importanti agevolazioni fiscali e spazi gratuiti a coloro che sviluppano prodotti IA per migliorare l’apprendimento degli studenti e l’insegnamento.

In secondo luogo, la Cina ha un’enorme popolazione che ha confidenza con le tecnologie ed è consapevole dell’importanza dell’educazione. L’attuale generazione di studenti è cresciuta con lo sviluppo tumultuoso delle startup tecnologiche e dà per scontati servizi come il pagamento mobile o le vetture condivise e sistemi come il riconoscimento vocale. I loro genitori, inoltre, credono profondamente nel potenziale della tecnologia, avendo visto quanto ha trasformato il paese e migliorato la qualità della vita.

Infine, la competizione accademica è feroce. Anche negli Stati Uniti, fin da bambini si viene educati a seguire una lunga serie di attività extracurriculari e a ottenere ottimi punteggi nei test standardizzati, ma in Cina la pressione è molto più forte. C’è un esame di ammissione all’università, il temutissimo gaokao, che è considerato un passaggio determinante per avere successo nella vita.

La pressione sociale è così alta che i genitori sono disposti a pagare per qualsiasi strumento possa aiutare i loro figli a superarlo con successo. A tal fine, i programmi di tutoraggio post-scolastico e altri curricula accademici sono largamente diffusi.

La Cina è anche una miniera inesauribile di dati per gli informatici, che hanno quindi più facilità a sviluppare algoritmi di apprendimento automatico. La difesa della privacy, infatti, è meno sentita che in Occidente, specialmente se può essere scambiata con la possibilità di ottenere migliori risultati scolastici.

Esistono due principali applicazioni dell’IA nell’istruzione: l’uso dell’apprendimento automatico per personalizzare il curriculum di uno studente e l’uso di fotocamere per l’analisi del volto e altri sensori nelle aule per monitorare il coinvolgimento degli studenti e le prestazioni degli insegnanti.

Molte aziende iniziano con una e si spostano rapidamente all’altra, con l’intento di creare una piattaforma di formazione personalizzata completamente integrata. Gli studenti che hanno a disposizione un tutor individuale spesso superano significativamente i loro coetanei che non ne usufruiscono.

Il problema è che la domanda di tutor umani supera di gran lunga l’offerta. Le piattaforme aziendali sono quindi progettate per imitare i migliori insegnanti umani e offrire il servizio a basso costo al maggior numero possibile di studenti.

La Cina è il primo mercato di adozione di queste tecnologie, ma molte aziende hanno l’ambizione di espandersi all’estero una volta che hanno perfezionato i propri prodotti e servizi a livello nazionale.

La startup che offre tutor AI sta già cercando partner commerciali negli Stati Uniti e in Europa e ha finanziato diversi laboratori universitari all’estero per continuare a sviluppare la tecnologia. Quanto sta succedendo in Cina è l’anteprima del futuro che attende studenti e insegnanti di tutto il mondo.

Immagine: Un campus tecnologico a Shanghai Per gentili concessione di Karen Hao

(rp)

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