Twitter bacchetta Trump

Twitter feed of the President of the USA Donald Trump is seen displayed on a phone screen with American flag in the background in this illustration photo taken on August 2, 2020. President of the USA Donald Trump said that Chinese app TikTok will be banned in the United States. (Photo Illustration by Jakub Porzycki/NurPhoto via AP)

Per la prima volta il social network ha segnalato due tweet di Trump come “fuorvianti”, suscitando la reazione sdegnata del presidente americano.

di Abby Ohlheiser

Nel suo famoso account personale su Twitter, @realDonaldTrump, il presidente sostiene che il voto per corrispondenza sarebbe “sostanzialmente fraudolento” e porterebbe a “elezioni truccate”. Twitter ha introdotto etichette contro la disinformazione e messaggi di verifica dei fatti all’inizio di questo mese per i tweet contenenti informazioni false o fuorvianti, inclusi i tweet dei leader mondiali.

Le etichette sui tweet di Trump incoraggiano gli utenti ad  “attenersi ai dati reali sulle schede di posta elettronica” e di leggere un resoconto curato dai verificatori indipendenti di Twitter che informano sui fatti. Da quando ha annunciato questa sua strategia politica, Twitter ha applicato principalmente queste etichette ai tweet contenenti disinformazione potenzialmente dannosa sulla covid-19. (Si veda link)

Twitter è stato riluttante a far rispettare le proprie regole ai tweet di Trump in passato, sebbene il presidente abbia twittato e ritwittato molti post poco rispettosi delle regole. In realtà, si è sempre dimostrata una certa magnanimità nei confronti dei tweet governativi, considerandoli quasi intoccabili. 

L’anno scorso, Twitter ha annunciato che nei casi estremi avrebbe limitato la circolazione dei tweet degli account detenuti da funzionari del governo che violavano le sue regole. L’infodemia da coronavirus ha costretto la maggior parte delle piattaforme di social media a cambiare il modo in cui applicano le loro regole e a introdurre misure per controllare una disinformazione potenzialmente pericolosa sulla pandemia.

Negli ultimi giorni, il presidente ha pubblicato molti altri tweet che sembravano violare le politiche del social network. Mercoledì scorso, Trump ha erroneamente twittato che il Nevada stava effettuando votazioni “illegali” per posta, e ha promesso di “tagliare i fondi” al Nevada e al Michigan se avessero continuato a sostenere l’opzione del voto per posta per le elezioni presidenziali. 

All’epoca, secondo Twitter, quei tweet non violavano le loro politiche contro la disinformazione elettorale perché non tentavano direttamente di dissuadere le persone dal voto. Le politiche di integrità elettorale della piattaforma proibiscono l’uso di Twitter “allo scopo di manipolare o interferire nelle elezioni o in altri processi civili”.

Twitter ha anche rifiutato di agire contro alcuni dei tweet di Trump che avevano promosso una teoria della cospirazione in cui si appoggiava l’ipotesi che, nel 2001, Joe Scarborough sia stato responsabile della morte di Lori Klausutis, che ha lavorato nel suo ufficio in Florida mentre era membro del Congresso del GOP. In realtà, gli investigatori non hanno riscontrato alcuna prova della veridicità di queste accuse.

La scorsa settimana, il vedovo Klausutis ha scritto una lettera a Jack Dorsey, CEO di Twitter, per chiedergli di rimuovere i tweet. Dopo che la lettera è stata pubblicata sul “New York Times”, Twitter ha rilasciato una dichiarazione in cui affermava che era “profondamente dispiaciuta per il dolore” causato dalle dichiarazioni e stava “lavorando per poter affrontare in modo più efficace episodi simili in futuro, con la speranza di attuare questi cambiamenti il prima possibile”.

(rp)

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