Uber è ufficialmente una società di taxi

Le maggiori ripercussioni di questa sentenza potrebbero però interessare società che operano all’interno di settori completamente differenti.

di Jamie Condliffe

Le corti europee hanno stabilito che la più grande società di trasporti privati on demand è, di fatto, una società di trasporti, non un servizio digitale. Come precisato dal Guardian, la sentenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea non lascia spazio a fraintendimenti:

Un servizio il cui scopo è connettere, attraverso l’uso di un’applicazione per smartphone e in cambio di remunerazione, conducenti non professionisti facenti uso dei loro veicoli e persone interessate a effettuare spostamenti urbani, è da considerarsi intrinsecamente connesso a un servizio di trasporto e, conseguentemente, va classificato come “servizio nel settore dei trasporti”, secondo i termini delle leggi in vigore nell’Unione Europea.

La decisione attribuisce ai paesi dell’Unione Europea una maggiore autonomia nel regolamentare le attività di Uber di quanta ne potrebbero esercitasse se figurasse come una società tech. In realtà, però, Uber è già coinvolta in svariate dispute legali all’interno della comunità europea (vedi il blocco delle sue operazioni a Londra). Il commento da parte della società non si è fatto attendere:

Questa sentenza non cambierà le cose nella maggior parte dei paesi dell’Unione Europea in cui operiamo già secondo le normative per i trasporti … Come detto dal nostro CEO, è appropriato regolamentare servizi come quello di Uber, per cui continueremo a dialogare con i rappresentanti delle città europee.

L’impatto maggiore, di fatto, potrebbe riscontrarsi nelle attività di altre società, quali Airbnb e Taskrabbit, le quali potrebbero trovarsi esposte al fuoco di sentenze analoghe.

(MO)

Related Posts
Total
0
Share