Uber offre in open source il suo linguaggio per l’intelligenza artificiale

Sotto un velo di apparente generosità, un messaggio: Esperti di IA cercansi.

di Jackie Snow

Il laboratorio di Uber per l’intelligenza artificiale ha meno di un anno, ma i suoi ricercatori hanno già sviluppato un linguaggio di programmazione per applicazioni di IA, e lo hanno messo a disposizione di tutti; una mossa alquanto generosa per una società meglio conosciuta per le sue aggressive tattiche d’impresa che per la generosità verso potenziali competitori. “Per noi è più importante coinvolgere l’intera comunità piuttosto che tenere la tecnologia per noi”, ha detto Zoubin Ghahramani, scienziato capo degli AI Labs di Uber.

Per gestire un impero di trasporti privati è necessario fare affidamento a software in grado di tenere sotto controllo aspetti quali il posizionamento della domanda, la definizione dei percorsi e persino l’assegnazione dei passeggeri ai loro conducenti. Pyro, il linguaggio sviluppato da Uber, è pensato per migliorare l’analisi di questi parametri.

Pyro è progettato per operare secondo una tecnica conosciuta come modellazione probabilistica approfondita, una sorta di combinazione fra due metodi di intelligenza artificiale distinti: l’apprendimento approfondito e la statistica Bayesiana. L’abbinamento di queste due tecniche fa di Pyro uno specialista nella gestione di modelli incerti – come il posizionamento delle più grandi concentrazioni di clienti in futuro – e nell’assorbimento di nozioni precedenti, come la concentrazione di vetture in un determinato giorno trascorso.

Ghahramani spiega che i suoi colleghi vogliono partecipare alla ricerca dell’intera comunità, prendendo parte alle conferenze e presentando paper, e che il laboratorio di Uber per l’intelligenza artificiale potrebbe pubblicare progetti ancora più open-source in futuro.

Una partecipazione all’interno di una ampia comunità di ricerca, ovviamente, rappresenta anche un grande strumento di reclutamento nel feroce mercato dell’IA. I principali ricercatori del campo vogliono condividere il proprio operato e partecipare a progetti interessanti. Persino la riservatissima Apple sta pubblicando documenti di ricerca per attirare a sé nuovi talenti; il comportamento di Uber è rivolto quindi ai propri interessi prima che a quelli della comunità.

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