Un milione di specie animali rischia l’estinzione per colpa dell’uomo

La biodiversità, fondamentale per l’esistenza dell’umanità, sta declinando più rapidamente di qualunque altro momento nella storia dell’umanità.

di Charlotte Jee

Lo studio: Gli ecosistemi naturali hanno perso quasi la metà del proprio territorio, e all’incirca un quarto dei gruppi di piante e delle specie animali esaminate son ostate dichiarate a rischio estinzione dal nuovo rapporto Intergovernmental Science-Policy Platform on Biodiversity and Ecosystem Services (IPBES), una iniziativa supportata dalle Nazioni Unite. 

Questo trend è accelerato bruscamente negli ultimi 50 anni a causa della pesca e dell’agricoltura intensiva. Il rapporto di 1.800 pagine, stilato da 400 scienziati, attinge ai risultati di 15.000 studi differenti ed è il risultato di tre anni di ricerche e collaborazioni in tutto il mondo. Questa perdita di biodiversità pone seriamente a rischio le riserve alimentari globali e l’accesso a fonti d’acqua potabile, entrambe ovviamente fondamentali per la sopravvivenza della specie umana.

Il cambiamento climatico: I suoi effetti sono una causa diretta dei cambiamenti identificati nel rapporto. Persino arrestando il fenomeno del riscaldamento globale entro il limite di 2 °C, stabilito con gli accordi climatici di Parigi, il ventaglio di specie viventi si restringerà profondamente, avverte il rapporto.

Cosa possiamo fare? Le conclusioni tratte dal rapporto sono state approvate da 132 governi, ma non abbiamo ancora assistito ad alcun cambiamento politico rilevante. L’IPBES sostiene che solamente cambiamenti “trasformativi” potranno invertire questo devastante trend. Per la prima volta, il problema della perdita di biodiversità è uno dei temi che verranno trattati nel G8 di quest’anno. Possiamo solamente sperare che il severo avvertimento lanciato da questo ultimo rapporto schiarisca le idee sul da farsi.

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