Un problema tecnico non segnalato potrebbe spiegare il fallimento dello Starliner

I funzionari della sicurezza della NASA hanno rivelato che il mancato attracco del Boeing Starliner alla Stazione Spaziale Internazionale lo scorso dicembre – il primo volo in assoluto nello spazio del veicolo – è stato contrassegnato da molteplici problemi del software, non solo dall’errore precedentemente rivelato.

di Neel V. Patel

E’ risaputo che la missione dello Starliner del 20 dicembre, un volo di prova senza equipaggio, si è conclusa anticipatamente quando i motori del veicolo spaziale non hanno funzionato come previsto. Il problema era dovuto a un timer interno difettoso, come precedentemente riportato.

L’aggancio con l’ ISS è fallito e la sonda ha dovuto far ritorno sulla Terra solo 48 ore dopo. La NASA ora afferma che un errore di codifica ha fatto perdere tempo a Starliner nella partenza dal veicolo di lancio Atlas V della missione, creando una discrepanza di 11 ore.

Ora la NASA ha rivelato che si è verificato un secondo errore di codifica, questa volta nella sequenza che regola la preparazione di Starliner al rientro nell’atmosfera terrestre. Se non fosse stato affrontato, Starliner avrebbe attivato erroneamente i suoi propulsori, provocando movimenti incontrollati che avrebbero potuto far scontrare il modulo di servizio con il modulo dell’equipaggio, danneggiando potenzialmente lo scudo termico del modulo dell’equipaggio o causando una caduta pericolosa durante la discesa.

Il problema tecnico è stato riparato dagli equipaggi di terra la notte prima che l’astronave tornasse sulla Terra. Jim Chilton, un vice presidente senior di Boeing, afferma che il problema tecnico non sarebbe stato riscontrato se l’errore del timer non avesse indotto il gruppo di controllo della missione a cercare altri guasti nel software di Starliner.

Né la NASA né Boeing avevano parlato in precedenza di più di un problema, sebbene entrambe le organizzazioni siano venute a conoscenza degli inconvenienti durante la missione. Gli errori di codifica avrebbero dovuto essere notati in più controlli condotti da entrambe le parti, hanno detto i funzionari. “La supervisione della NASA è stata insufficiente”, afferma Doug Loverro, responsabile del volo spaziale umano alla NASA.

Il gruppo di revisione indipendente della NASA, che sta ancora completando il suo lavoro, ha già proposto un cambiamento radicale del sistema di verifica del software di Boeing e la stessa azienda prevede di riesaminare l’intero software di Starliner, più di un milione di righe di codice.

La NASA non ha ancora fornito indicazioni su come queste nuove rivelazioni influenzeranno la linea temporale di Starliner 2020 e se richiederà un altro volo di prova senza equipaggio per la ISS prima che Starliner possa portare le persone nello spazio. Entro la fine di febbraio, è prevista una decisione.

(rp)

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