Una startup sta per collaudare una stazione di rifornimento per satelliti

L’idea è semplice, ma la sua realizzazione comporta il superamento di sfide impegnative.

di Erin Winick

I combustibili sono pesanti, e una volta lanciato un satellite nello spazio, la quantità di combustibile caricato a bordo determinerà la sua autonomia; a meno che non si riesca a rifornirlo attraverso una stazione di rifornimento nello spazio.

La notizia: Domani, alle ore 13:38 Eastern Standard Time, la startup Orbit Fab lancerà con un razzo Dragon di SpaceX un carico speciale desinato alla Stazione Spaziale Internazionale. La missione è testare il sistema sviluppato dalla società per trasferire fluidi nello spazio. Gli strumenti saranno spediti assieme alle attrezzature necessarie per condurre altri esperimenti scientifici a bordo dell’ISS in collaborazione con l’ISS US National Lab.

La sfida: Il rifornimento e la manutenzione dei satelliti nello spazio richiedono operazioni laboriose e il lancio in orbita di grandi quantità e tipologie di combustibili e attrezzi. Oltretutto, il rifornimento dei satelliti in condizioni di microgravità non è facile quanto lo stesso processo effettuato sulla Terra. I fluidi sono più difficili da misurare e tendono a spostarsi in maniera imprevedibile all’interno dei serbatoi.

Il test: L’esperimento verrà condotto utilizzando acqua, anziché combustibile, e due serbatoi più piccoli. La società collauderà il suo sistema di valvole e condurrà studi di fluidodinamica nello spazio.

Il futuro: Il traguardo a lungo termine della società è stringere collaborazioni con le società incaricate della manutenzione dei satelliti per fornire loro il combustibile. La possibilità di fare il pieno ai satelliti permetterebbe di prolungarne il periodo d’utilizzo e mettere fine all’era dei satelliti usa e getta.

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