Un’alleanza per dare nuova vita alla plastica

Versalis contribuisce all’iniziativa lanciata dall’UE, con una nuova linea di prodotti ecosostenibili.

di Fonte Eni

Con la Circular Plastics Alliance (CPA), l’Unione Europea ha lanciato un’alleanza che si prefigge l’obiettivo di portare sul mercato 10 milioni di tonnellate di materie plastiche riciclate entro il 2025, solo nel vecchio continente. Sono oltre 170 le organizzazioni (industria, accademia, e autorità pubbliche) che hanno aderito a questa sfidante iniziativa dedicata alle materie plastiche. Tra queste, anche Versalis,  la società̀ chimica di Eni, è firmataria della dichiarazione dell’alleanza nell’intento di voler realizzare un’economia europea delle materie plastiche veramente circolare aumentandone il riciclo. 

Dal 1950 al 2015 sono state prodotte 8.3 miliardi di tonnellate di plastica vergine a livello globale, di cui 6.3 Gton sono divenute un rifiuto. Di queste, circa l’80% (5 Gton) è stato smaltito in discarica o disperso nell’ambiente e solo una minima parte è stata destinata al riciclo (9%).

La transizione verso un’economia circolare è diventata un tema di dibattito su scala internazionale e l’Unione Europea ha assunto un ruolo di leadership nella realizzazione di questo nuovo modello. Questa ambizione è supportata anche da un’evoluzione normativa in atto ormai da anni. Ad esempio, la pubblicazione a gennaio 2018 della Strategia per le Plastiche ha delineato il piano di azione UE per aumentare la sostenibilità del settore e perseguire la transizione verso un’economia più circolare.

Nell’ambito delle azioni previste dalla Strategia, si inserisce anche la Direttiva Single Use Plastic che, in vigore dal 2021, limiterà l’utilizzo di prodotti monouso in plastica.

Nel corso degli anni, a livello europeo sono stati fatti dei passi significativi nell’ambito del recupero e del riciclo delle plastiche. Dal 2006 al 2018 infatti la raccolta di rifiuti in plastica post-consumo in Europa è cresciuta del 20%. Di questi, la quota che è stata destinata al riciclo è raddoppiata: il riciclo è diventato la prima opzione di valorizzazione di questi rifiuti. Il conferimento in discarica è diminuito del 44%.

Con la Circular Plastics Alliance la promozione della corretta gestione dei rifiuti in plastica continua, uniti per rendere il mondo “plastic waste free” anziché “plastic free”, dato il valore riconosciuto di questo materiale come preziosa risorsa.

Con la propria adesione alla CPA, Versalis contribuisce a questo ambizioso obiettivo formalizzando i propri impegni volontari (pledges) in coerenza con la strategia aziendale in ottica di economia circolare attraverso tre direttrici: eco-design, sviluppo di tecnologie di riciclo e utilizzo di feedstock alternativi come ad esempio materie prime da fonti rinnovabili o materie prime seconde.

In ambito eco-design, l’impegno di Versalis è di utilizzare per il trasporto dei prodotti su pallet e container, almeno metà degli imballaggi contenenti fino al 50% di materia riciclata. Nell’ambito del riciclo e dell’utilizzo di feedstock alternativi, l’azienda prevede di incrementare la propria capacità produttiva della nuova linea di prodotti Versalis Revive, a base di polietilene e polistirene, con contenuto di plastica riciclata meccanicamente sino al 70% del prodotto stesso.

Per rafforzare invece il recupero e il riciclo di tutti i tipi di plastiche non riciclabili meccanicamente, Versalis è impegnata nello sviluppo di una nuova tecnologia di riciclo chimico che trasforma i rifiuti di plastica mista in materia prima con la quale produrre poi nuovi polimeri vergini con caratteristiche identiche a quelli che provengono da fonti fossili e idonei a ogni applicazione, incluse quelle che richiedono una performance di alta qualità come gli imballaggi alimentari.

Inevitabilmente, sono i paesi più industrializzati ad essere i maggiori produttori di rifiuti in plastica. Occorre quindi sviluppare delle tecnologie innovative in grado di riciclare tutte le tipologie di questi rifiuti. Come ha rivelato l’Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare (ISMEA), negli ultimi dieci anni la vendita di bottiglie di plastica contenenti acqua minerale è più che raddoppiata. 

Solo in Italia si è passati dai 5 miliardi del 2009 ai 10 miliardi del 2019, quasi un punto percentuale in più rispetto allo scorso anno. Questo dato conferma come sia sempre più importante promuovere un utilizzo responsabile della plastica e assicurare un efficace sistema di raccolta, selezione e riciclo per poterla reintrodurre nel ciclo produttivo e darle nuova vita.

Sia Versalis che il gruppo Eni, per esempio, hanno messo in pratica una serie di interventi finalizzati all’uso consapevole della plastica da parte dei propri dipendenti, primo fra tutti il progetto Rivending, un’iniziativa di raccolta dedicata dei bicchierini e palette del caffè presso le aree ristoro delle sedi di San Donato Milanese. Tale raccolta, grazie alla collaborazione di aziende terze lungo la filiera e del Consorzio Corepla, permette la produzione di nuova materia prima seconda selezionata pronta ad alimentare gli impianti Versalis di Mantova per la produzione di polistirene espandibile destinato a lastre isolanti per gli edifici e packaging protettivo di elettrodomestici e mobili.

In questo modo, è possibile dare una nuova e duratura vita a prodotti utilizzati nella nostra quotidianità. Questa iniziativa dimostra come sia fondamentale il coinvolgimento dei consumatori per assicurare la riuscita del modello circolare: non esiste economia circolare senza una buona gestione dei rifiuti, che inizia proprio dall’educazione di dei singoli cittadini.

Leggi qui l’articolo originale

Immagine: Fonte Eni

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