Web in grande

di Susan Kuchinskas

I megaschermi dello stadio possono mostrare crude animazioni o una singola immagine video in diretta e segnali elettronici come nel caso dei tabelloni Reuters a Time Square, a New York City, già pubblicizzano le nuove potenzialità d’informazione di Internet dal vivo. Ma grazie ai progressi del software, nuovi enormi schermi metteranno rapidamente insieme pagine Web, animazione Flash e Shockwave e una lunga serie video di eventi ripresi in ogni parte del globo. Questi schermi giganteschi sono, in realtà, i più grandi terminali di Internet al mondo. Per far funzionare la parete video di 365 metri quadrati in costruzione al centro commerciale Fashion Show, a Las Vegas, in Nevada, i progettisti di R/GA, uno studio di produzione digitale di New York, hanno impiegato nove mesi per realizzare un nuovo e potente «motore di programmazione» basato sul linguaggio a contrassegni estensibile, la lingua franca emergente di Internet. Il motore gestisce tutti i diversi tipi di media che compaiono sullo schermo a parete e, a differenza del software che era dietro alla prima generazione di grandi schermi video che richiedeva supercomputer dotati di straordinarie schede grafiche, si avvale solo di un gruppo di computer standard. 

Il montaggio sempre variabile dello schermo potrebbe mostrare una serie di video dal vivo di modelle che attraversano uno sfondo di foto fisse, diventando più grandi e poi rimpicciolendosi sempre più quando lo sfondo si trasforma in una pubblicità di jeans. «Un simile livello di controllo è del tutto nuovo», afferma John Mayo-Smith, vicepresidente della tecnologia di R/GA. E poiché sono collegati a Internet, egli conclude, «questi schermi possono essere modificati da qualunque parte e in tempo reale». Non ci sono limiti ai mass media.

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